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Fiori sopra l’inferno

“Fiori sopra l’inferno” è un romanzo giallo che segue le indagini della commisario Teresa Battaglia, una donna esperta e determinata che si trova ad affrontare un caso particolarmente difficile: il ritrovamento di un cadavere mutilato in una foresta isolata delle Alpi. La trama si sviluppa in modo avvincente, con colpi di scena e suspense che tengono il lettore incollato alle pagine fino alla fine.
Il libro ha vinto il Premio Bancarella nel 2019. Inoltre, è il primo della serie di romanzi dedicati alla figura del commisario Battaglia, che è diventato un personaggio molto amato.

La storia inizia seguendo il giovane sergente di polizia Marini che, al suo primo giorno di lavoro nella squadra investigativa di Teresa Battaglia, riesce a fare un’impressione poco favorevole al “capo”, che inizialmente non si aspettava fosse una donna. Così ora si è fatto un nome e questo non è il primo colpo di scena tra Marini e l’investigatrice a capo della squadra – Teresa Battaglia.

Stanno indagando sull’omicidio di un uomo trovato ai margini di un’area boschiva nel nord Italia, vicino al confine con l’Austria. L’ambiente in cui si trovava il defunto sembra essere stato incastrato, quindi spetta a Battaglia e Marini capire come tutto ciò si incastri. Battaglia è l’investigatore esperto e logico, mentre Marini è l’investigatore giovane e inesperto, non abituato a una piccola comunità nelle zone montuose di quella parte d’Italia.

Contemporaneamente alle indagini, seguiamo gli eventi accaduti 25 anni prima e i fili tra le due vicende iniziano lentamente a intrecciarsi. Come investigatore, devi essere in grado di entrare negli angoli più oscuri della personalità umana per prevedere cosa e, non da ultimo, perché il protagonista agisce nel modo in cui agisce. Questo è esattamente ciò che Battaglia sa fare e lo fa brillantemente.

Una trama ben composta, ben scritta e difficile da mettere giù prima di arrivare all’ultima pagina, in attesa del prossimo volume della serie sul commisario Battaglia.

Descrizione:

«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».

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